Alfonso Paolella, laureato alla Federico II di Napoli, ha scritto per la Tullio Pironti “Le origini della camorra. L'onorata società tra storia e letteratura”.
Raccolti nel testo scritti di Carlo Del Balzo, Salvatore Di Giacomo, Renato Fucini, Francesco Mastriani, Ferdinando Russo, Ernesto Serao, Matilde Serao, Pasquale Villari, con lo scopo di affrontare i diversi aspetti della camorra, esaminandone forme e rituali dalle origini fino al processo Cutolo.
Nella presentazione del libro a Varese, dove l'autore risiede correntemente, é intervenuto il pubblico ministero Agostino Abate, che ha fatto alcune dichiarazioni in materia:
"La camorra è l’organizzazione più pericolosa, perché a differenza di Cosa nostra non si pone come antistato, ma convive e si arricchisce con il potere. E’ meno grezza della 'ndrangheta, che a sua volta non ha fatto un vero salto di qualità, e si presenta in prima persona in modo inappuntabile, indistinguibile da un bocconiano."
"Quando nel 1984 arrivai a Varese, mi resi conto che qui non c’erano chiavi di lettura del fenomeno. Oggi ci sono sentenze passate in giudicato che dicono che qui c’è la presenza di cosa nostra, camorra, una parte residua della nco, 'ndrangheta e anche degli stiddari. Se togliamo Campania e Lazio, poche altre province hanno questa presenza criminale."
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