Operazione Hermes

Sequestrati beni per un valore approssimativo di 150 milioni di Euro, 100 indagati, 29 arresti (tra cui 3 carabinieri) per reati come l'associazione per delinquere di tipo mafioso, l'estorsione, la truffa ai danni dello Stato, il riciclaggio di denaro sporco, la corruzione di pubblici ufficiali. Questi i primi risultati della Operazione Hermes che ha identificato una organizzazione criminale che controllava imprese nel settore dei giochi pubblici.

I principali gruppi mafiosi coinvolti sembrano al momento i camorristi casalesi, Misso e Mazzarella, e la famiglia mafiosa dei Madonia.

Sequestrate sale per il gioco d'azzardo in tutta Italia (Cassino, Milano, Cernusco sul Naviglio, Lucca, Padova, Brescia, Cologno Monzese, Cremona, Teverola, Frosinone) e anche Betting 2000, società che opera a livello nazionale nel settore delle scommesse sportive.

Le indagini sono partite dalla figura di Renato Grasso, noto per i suoi rapporti con i casalesi. I carabinieri arrestati avrebbero violato il segreto d'ufficio per favorire, tra l'altro, il Grasso e Nicola Schiavone, figlio del capo dei casalesi, Francesco Sandokan Schiavone, correntemente al 41bis. Altro nome emerso é quello di Antonio Padovani, referente dei Madonia, e già arrestato alcune settimane fa.

Fonte: corriere

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