Vito Badalamenti, nato a Cinisi il 29 aprile 1954, figlio maggiore di Gaetano don Tano Badalamenti, fa parte dell'elenco dei trenta superricercati italiani o, per meglio dire, dell'elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del "Programma Speciale di Ricerca" selezionati dal Gruppo Integrato Interforze.
Dal 1995 é ricercato per associazione mafiosa e dal 2000 lo si ricerca anche all'estero, per ottenerne l'estradizione.
Come detto, é figlio d'arte. Don Tano Badalamenti é stato tra i più potenti boss mafiosi di Cosa Nostra, contrapposto ai Corleonesi di Luciano Leggio (conosciuto come Luciano Lucianeddu Leggio) prima, e di Totò Riina poi.
La pressione fu tale da costringerlo a lasciare la Sicilia, e l'Italia, con tutta la famiglia agli inizi degli anni ottanta, lasciando il potere ai Corleonesi, e meritandosi il soprannome di mafia perdente.
Anche il potere legale colpì duramente i Badalamenti, con l'operazione Pizza Connection, che terminò con la condanna di don Tano a 45 anni di galera negli Stati Uniti, dove morì, in penitenziario, nel 2004.
Anche Vito fu coinvolto in Pizza Connection, ma riuscì ad uscirne assolto. Venne invece condannato ad una pena detentiva minore (6 anni) nel maxi processo palermitano.
Non si hanno praticamente notizie su di lui, si pensa possa essere in Brasile o Australia, ma si sa che ha mantenuto i contatti con la Sicilia, era infatti in contatto con Salvatore Lo Piccolo, il quale si assume abbia accresciuto la sua potenza all'interno della cosa nostra siciliana per mezzo dei suoi amici americani.
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