Operazione Isola

Nella notte tra il 3 e 4 ottobre del 2004 si é sparato a Cologno Monzese. Il bersaglio sarebbe dovuto essere Marcello Paparo, ma a venir ferito risultò Roberto Rigola, completamente estraneo ai fatti ma alla guida di una vettura dello stesso tipo del Paparo, il quale invece se la cavò con qualche altro colpo indirizzato alla macchina e alla casa. Chi avesse sparato e perché risultò inizialmente oscuro sia alle forze dell'ordine che al Paparo stesso.

Il Paparo era un imprenditore di buon successo in Brianza, con diverse aziende: come la Ytaka a Brughiero (che era entrata nel giro degli appalti per la TAV e per la realizzazione della quarta corsia della A4), la P&P a Cernusco (che aveva preso succosi appalti per conto della SMA di Segrate e la Esselunga di Biandrate), la Quality Log a Besana Brianza, l'Immobiliare Caterina a Concorezzo.

Difficilmente qualcuno avrebbe sparato a Paparo senza avere un motivo più che buono, dato che Marcello Paparo era, fino a che non é scattata l'Operazione Isola, esponente di rilievo della 'ndrina omonima di Isola di Capo Rizzuto. Ma a questa sparatoria segue nel gennaio 2005 l'incendio di un immobile di proprietà di Romualdo Paparo, un fratello di Marcello.

Il Paparo pensò che l'avvertimento gli fosse arrivato da una qualche 'ndrina rivale, gli Arena, probabilmente, e questo lo stupì non poco, dato che era stato stipulato un fruttuoso patto di non aggressione. Decise quindi di avere un chiarimento in Calabria. Si scoprirà più tardi che, come spesso accade, i problemi non venivano dall'esterno, ma dall'interno. Era stato infatti Carmelo La Porta, uomo dei Nicoscia, a cui i Paparo sono affiliati, a dargli la sveglia, per ricordargli che i soldi che guadagnava in Brianza non dovevano arricchire solo la sua famiglia, ma anche i suoi alleati.

Ma chi sono i Paparo di Cologno? A Marcello Paparo, 45 anni, capo indiscusso della famiglia, vanno aggiunti i suoi fratelli in affari:
Romualdo é il braccio destro, gestiva la "P&P" di Cernusco sul Naviglio, società specializzata nella movimentazione terra, e manteneva i contatti con le 'ndrine dei Nicoscia, Arena, Barbaro e Grillo-Perre.
Sergio era l'ambasciatore, faceva la spola tra la Brianza e Isola per tenere i contatti con le famiglie di laggiù.
Giancarlo sembra sia un tipo più sull'operativo, dato che é stato trovato in possesso di un lanciarazzi.
Salvatore non é doveva essere da meno, dato che pare fosse quello che si occupava delle intimidazioni a mano armata.

Ma c'era anche una nuova generazione di Paparo che si dava da fare, Luana Paparo, 20 anni, figlia di Marcello aveva il compito di gestire la Ytaka, una cooperativa di Brugherio che si occupava di facchinaggio, trasporti e pulizie. Michele Ciulla, fidanzato di Luana, sembra una figura secondaria, a cui venivano assegnati compiti di manovalanza criminale come le intimidazioni e aggressioni.

Il nucleo stretto dei Paparo era completato da due cognati di Marcello, Vincenzo e Pietro Guarino, e da tre nipoti che sembra avessero un ruolo minore.

Tra gli esterni, particolarmente degno di nota l'arresto di Giuseppe Russo, maresciallo della finanza, arrestato dai suoi colleghi per il suo ruolo di fiancheggiamento nei confronti dei Paparo.

Inoltre il sessantaquattrenne Carmelo Verterame, arrestato in Calabria, sarebbe stato il tramite tra i Paparo e gli Arena, oltre a non disdegnare una attività più operativa. In pratica sarebbe stato l'elemento che permetteva ai Paparo di barcamenarsi tra gli Arena e i Nicoscia, sfruttando questa posizione per fare affari fruttuosi senza essere coinvolti dalle cicliche guerre tra i due schieramenti.

I problemi tra Arena e Nicoscia sono iniziati negli anni 90. Fino a quei tempi i Nicoscia erano una 'ndrina secondaria, usati dagli Arena per i lavori sporchi. Ma le forze dell'ordine, colpendo duramente gli Arena, ruppero l'equilibrio. Nicola Arena viene condannato all'ergastolo e gli pare opportuno nominare Pasquale Nicoscia capobastone degli Arena. Ma la cosa non va giù a Francesco Arena che, appena uscito di prigione, decide di attribuirsi anche lui il titolo. Segue una lunga guerra mafiosa, con vicende alterne.

I Paparo sono una 'ndrina vicina ai Nicoscia, che si creano una visibilità grazie alla strategia di Marcello Paparo che, pur mantenendo i rapporti con i Nicoscia, riesce a stabilire relazioni d'affari con le famiglie dei Barbaro, Giordano, Perre, Bubbo ma soprattutto con gli Arena. Situazione certamente non semplice da gestire.

fonti: corriere, repubblica, il giorno, virgilio, il crotonese

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao,
sono Christian Governanti, direttore di ColognoNews.com, blog d'inchiesta e informazione su Cologno Monzese.
Durante il consiglio comunale del 6 aprile scorso, dal tema "Le istituzioni colognesi contro la malavita organizzata", ho fatto una domanda al Sindaco Mario Soldano su un grande progetto urbanistico/edile che riguarda la nostra città. Vi invito a guardare il video con la risposta del Sindaco.

Christian Governanti
http://www.colognonews.com

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