Pizzo palermitano

Giunge alla sentenza della cassazione il processo che vedeva imputati sia mafiosi che chiedevano il pizzo sia i commercianti che lo pagavano senza denunciare l'estorsione.

Angelo Ingrao e Antonino Glorioso, titolari del bar Mazzara, sono stati condannati a 4 mesi ciascuno per favoreggiamento.

Per motivi procedurali é stata annullata la condanna ad Antonino Rotolo (3 anni e 2 mesi), che andrà nuovamente processato. Antonino Rotolo é considerato uno degli elementi di spicco della cosa nostra palermitana, capomafia di Pagliarelli, considerato nemico dei Lo Piccolo, sarebbe parte, con Antonino Cinà e Franco Bonura, della cosiddetta triade che tentava di riorganizzare cosa nostra dopo l'arresto di Bernardo Provenzano.

13 anni e 4 mesi a Benedetto Graviano, fratello di Giuseppe e Filippo Graviano, dei Graviano di Brancaccio.
12 anni a Cosimo Vernengo, figlio di Nino u dutturi, boss della cosca di Santa Maria di Gesù
10 anni 5 mesi e 10 giorni a Giancarlo Ciaramitaro della cosca di Santa Maria di Gesù
10 anni e 4 mesi a Pietro Pilo
8 anni a Pietro Tagliavia Pieruccio, figlio di Francesco Tagliavia Ciccio Taglia, e nipote omonimo di Pietro Tagliavia, storico boss di Sant'Erasmo a Palermo; considerato un personaggio emergente in cosa nostra
7 anni a Tommaso Lo Presti della cosca di Porta Nuova
6 anni a Vincenzo Cascino
5 anni e 6 mesi a Giuseppe Galati, Pietro Mendola e Marcello Cusimano
5 anni a Giuseppe Di Pace, Benedetto Lo Verde e Gaetano Messina
4 anni e 6 mesi a Luigi Calascibetta
4 anni a Matteo Binario, Gregorio Bertolino della cosca di Santa Maria di Gesù, e Giuseppe Contorno

Fonte: agi

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