Sarebbe stato chiarito il retroscena che ha portato all'eliminazione di Davide Niniello De Simone dei Quaglia Quaglia, avvenuta nel gennaio dello scorso anno. Il De Simone venne ucciso in un agguato a quello che era il "Circolo dei pescatori" di Torre Annunziata, dove nel 1984 vennero uccisi 7 appartenenti ai Gionta in quelle che é ricordata come la strage di Sant'Alessandro.
E' stato infatti arrestato Vincenzo mezza pallina Gallo, 49 anni, reggente della cosca dei Gallo-Cavaliere, e cugino del boss Pasquale 'o bellillo Gallo, correntemente sottoposto alla vigilanza speciale e quindi impedito nelle sue funzioni di capoclan.
Avrebbe ordinato l'agguato che costò la vita al De Simone anche per per punirlo dello sgarro fatto da un suo parente che non aveva riconosciuto la bambina nata da una relazione sentimentale con una donna dei Gallo-Cavaliere.
Ma ci dovrebbero essere anche motivi di potere nella vicenda. I Quaglia Quaglia, infatti, sono un clan indipendente, considerato equidistante tra i Gallo-Cavaliere e i Gionta, in continua lotta per la supremazia a Torre Annunziata. Fino all'omicidio di Niniello, i Quaglia Quaglia avrebbero sfruttato la loro posizione per assumere un ruolo sempre più importante in termini economici e di influenza.
A margine della vicenda é stato pure spiccato pure un ordine di custodia in carcere per il già detenuto nipote di mezza pallina, Raffaele Gallo, 32 anni, per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Fonte: agi
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