Pare che ci sia una contrapposizione tra clan rivali dietro all'omicidio di Giuseppe Monterosso del 6 maggio scorso.
Accusato di omicidio volontario Andrea Vecchia, 41 anni, titolare di una azienda di trasporti. Arrestato anche Alessio Contrino, 46 anni, con l’accusa di concorso in omicidio.
Accusati di concorso nell’organizzazione di un altro tentato omicidio sarebbero Antonio Cuntrera, 38 anni, e Giuseppe Luparello, 25 anni, nipote del Vecchia. Sarebbero stati arrestati con l'accusa di aver portato in camion dalla Sicilia un piccolo arsenale comprendente pistole, munizioni, silenziatori, giubbotti antiproiettile.
Pare che fosse in progetto uno scontro tra Vecchia e Contrino da una parte e il fratello di Monterosso affiancato da un ex dipendente del Vecchia, considerato vicino al Monterosso, dall'altra.
All'origine dello scontro ci sarebbe un incendio doloso subito dal Vecchia per il quale sono stati condannati, come esecutori materiali, Vincenzo Martorana, 31 anni e Vincenzo Andriulo, 20 anni. Il Vecchia avrebbe deciso di farsi giustizia da solo perseguendo con metodi mafiosi quelli che lui riteneva i mandanti dell'avvertimento.
Da notare che la famiglia dei Vecchia, associata alla stidda, é storicamente contrapposta ai Madonia. Questo episodio sarebbe quindi una ripresa in Lombardia di una contrapposizione nata in Sicilia.
Aggiornamento: il GIP competente ha convalidato l'impianto accusatorio complessivo, non accogliendo però la richiesta di fermo per Giuseppe Luparello, considerato estraneo ai fatti contestati, mentre per Antonio Cuntrera é stata convalidato il fermo per detenzione di armi ma non per tentato omicidio.
Fonti: giorno, provincia
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