L'Operazione Eos é scattata su ordine della direzione distrettuale antimafia con lo scopo di colpire i mandamenti palermitani di Resuttana e San Lorenzo.
I reati contestati ai 21 ricercati sono l'associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni e al narcotraffico. L'organizzazione malavitosa colpita avrebbe utilizzato i fondi raccolti col pizzo imposto a commercianti e imprenditori per comprare cocaina e venderla sul mercato palermitano.
Si é deciso di far partire l'operazione per impedire una guerra di mafia che sembrava ormai imminente. L'arresto di Salvatore Lo Piccolo ha prodotto infatti una lotta per la successione, e pare che San Lorenzo fosse correntemente l'area più calda.
I destinatari dell'ordinanza di custodia:
Vincenzo Troia, 70 anni, presunto boss dei Pallavicino
Pasquale Gambino, 55 anni, presunto boss dei Torretta
Agostino Pizzuto, 41 anni, custode di Villa Malfitano, sospettato di aver custodito armi per conto della mafia
Antonino Caruso, 46 anni, sospettato di aver fatto da tramite con la politica per conto del mandamento di Resuttana
Antonino Genova, 22 anni
Antonino Tarantino, 60 anni
Antonio Orlando, 56 anni
Carmelo Militano, 39 anni
Francesco Costa, 43 anni
Francesco Militano, 21 anni
Giovanni Razzanelli, 43 anni
Letterio Ruvolo, 39 anni
Michele Patti, 39 anni
Michele Visita, 31 anni
Nicolò Ferrara, 55 anni
Nunzio Sammaritano, 43 anni
Pietro Francesco Gugino, 56 anni
Riccardo Milano, 53 anni
Salvatore Baucina, 45 anni
Sergio Giannusa, 42 anni
Stefano Fidanzati, 61 anni
Hanno inoltre ricevuto un avviso di garanzia Antonello Antinoro, assessore regionale ai Beni Culturali, che sarebbe accusato di voto di scambio, e Nino Dina, deputato regionale, per il quale sarebbe stato ipotizzato il concorso esterno in associazione mafiosa.
Fonti: rainews24, repubblica, livesicilia
Nessun commento:
Posta un commento