Operazione Eos 2: Giovanni Razzanelli

Da quanto si legge sul Giornale di Sicilia Giovanni Razzanelli ha iniziato a collaborare con la giustizia il 9 novembre scorso.

Il suo contributo si aggiunge a quello di Francesco Franzese, Nino Nuccio, Andrea Buonaccorso, Maurizio Spataro, Michele Visita, e Francesco Paolo Balistrieri nell'indagine denominata Eos 2.

Il Razzanelli, arrestato nel corso dell'operazione Eos, era a piede libero quando ha deciso di collaborare: "ho fatto parte della famiglia mafiosa di Pallavicino diretta da Vincenzo Troia. Il mio ruolo era legato all'imposizione e all'esazione del pizzo", avrebbe dichiarato.

"Dopo qualche tempo sono stato avvicinato da Vito Speranza (Nicolosi), (Domenico) Mimmo Alagna, Salvatore (Razza tinta) Randazzo. Poi mi sono incontrato con Sergio Misseri, Nunzio Sammaritano e Vito Speranza", volevano convincerlo a riprendere la sua attività ma lui, indagato, non se l'é sentita. Si é limitato a cercare di convicere di pagare suo zio, che però si mostrava restio. Spiegata la situazione a Vito Speranza e un tal Filippo, questi decisero di recapitare una testa di agnello allo zio.

Secondo il Razzanelli Alagna e Vito Speranza avrebbero in mano Tommaso Natale, Sferracavallo e l'Elenka. Dunque sarebbero subentrati ai Lo Piccolo.

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