Premesse all'operazione Old Bridge

Seguono le considerazioni della Direzione Distrettuale Antimafia sulle premesse alle indagini compiute nell'ambito dell'operazione Old Bridge.

Il fatto che cosa nostra siciliana, in particolare le famiglie della provincia di Palermo, e cosa nostra americana, in particolare i Gambino di New York, siano tornate ad avere importanti rapporti é stata evidenziata da:
  • l'operazione Grande Mandamento, che ha portato tra l'altro al fermo di Angelo Tolentino il 25 gennaio 2005;
  • il procedimento penale n. 13030/03 R.G.N.R. che ha portato l'11 aprile 2006 alla cattura di Bernardo Provenzano;
  • l'operazione Gotha, che ha portato tra l'altro il 20 giugno 2006 al fermo di Antonino Rotolo.
Due i principali filoni di questi rapporti: da un lato cosa nostra palermitana avrebbe cercato contatti con gli Inzerillo–Gambino per stabilire connessioni con cosa nostra americana e migliorare la loro posizione nel traffico internazionale di stupefacenti; d'altro canto si é instaurata una trattativa per consentire ad alcuni appartenenti degli Inzerillo, tra i perdenti della guerra di mafia dei primi anni '80 esiliati negli Stati Uniti (detti anche gli scappati), di ritornare a Palermo.

Le operazioni suddette sono scattate quando le due organizzazioni mafiose non avevano ancora ottenuto risultati definitivi, e hanno causato uno stravolgimento a causa della cattura di Bernardo Provenzano e di gran parte dei vertici palermitano, come Antonino Rotolo, Antonino Cinà e Francesco Bonura, ed esponenti degli Inzerillo, come Tommaso, Francesco (del 1955) e Francesco Inzerillo (del 1956).

Le indagini sugli Inzerillo sono continuate nel Progetto Pantheon (collaborazione con FBI), usando intercettazioni e lettere sequestrate in occasione della cattura di Salvatore e Sandro Lo Piccolo.

Le principali famiglie palermitane identificate come interessate alle dinamiche evidenziate sono quelle di Brancaccio, Pagliarelli e Villagrazia di Palermo.

Old Bridge é nata dalla collaborazione con le strutture investigative statunitensi come molte altre importanti operazioni, tra cui:
  • Pizza Connection, sviluppata tra Italia, USA, Svizzera, Francia e Spagna;
  • Iron Tower, sviluppata tra USA (New York, New Jersey, Pennsylvania e Virginia), Santo Domingo e Italia (Mombaruzzo e Palermo);
  • Busico, sviluppata tra USA (New York e New Jersey), e Italia (Bagheria, Taranto, Napoli e Sarno);
  • Lasima, sviluppata tra USA (California e New Jersey), ed Italia (Palermo, Calabria e Campania);
  • Adamita-Romano, sviluppata tra USA (New York), e Italia (Palermo, Napoli e Roma).
New York é considerato il punto focale delle attività criminose su cui si é indagato in queste operazioni. Le famiglie newyorkesi dei Gambino e, in misura minore, dei Bonanno controllavano la maggior parte del mercato dell’eroina della costa orientale. I clan siciliani avevano un'appoggio a New York, in collaborazione con gli americani.

Pizza Connection

L'indagine partì da una intercettazione telefonica nell'aprile 1981, in cui si parlava di un sequestro di persona che avrebbe implicato Vittorio Mangano, legato ai Gambino, ai Fidanzati e ai Bonanno. L'epilogo dell'operazione nel febbraio 1983 mostrò il legame di personaggi come Gerlando Alberti, Tommaso Buscetta, Giuseppe Bono, Michele Zasa e soprattutto Gaetano Badalamenti e numerose società operanti nel nord Italia, soprattutto a Milano.

Per mezzo di Giuseppe Bono vennero identificate anche numerose attività di copertura al traffico di droga negli Stati Uniti.

Iron Tower

Avviata nel 1988 contro gli Inzerillo-Gambino-Mannino, prese spunto dall'indagine italiana Barretta del 1986 che individuò tra Carini e Torretta un canale del traffico di droga fra Italia e Stati Uniti.

Negli Stati Uniti si individuò una struttura mafiosa in Brooklyn diretta dai fratelli Giuseppe e Giovanni Gambino. In Italia venne evidenziata la posizione di rilievo di Francesco Franco 'o nivuro Inzerillo che, pur in soggiorno obbligato a Mombaruzzo (AT), coordinava un traffico di droga in cui l'eroina andava dalla Sicilia agli Stati Uniti, mentre la cocaina viaggiava in senso inverso.

Si scoprì inoltre una base operativa mafiosa nella Repubblica Dominicana dei palermitani Gambino-Inzerillo-Spatola.

Lasima

Indagine sviluppata inizialmente su presunti camorristi insediatisi in California, per focalizzarsi su Alfredo Spavento, risultato vicino ai Gambino-Inzerillo-Spatola di New York. Una ulteriore indagine dell'FBI su Spavento colpì inoltre una rete mista sudamericana-italiana di trafficanti di cocaina.

Lo Spavento non era personaggio di alta caratura ma costituiva il punto di connessione tra diversi traffici mafiosi. Le indagini su di lui portarono pure a sviluppare filoni investigativi sugli Spavento-Fiumara-Bernardo.

Ulteriori elementi di questa indagine andarono a connettersi con le risultanze dell'indagine Miceli-Adamita.

Busico

Sviluppata a Buffalo (stato di New York) e a Bagheria. Ha riguardato la famiglia Vella, di cui Leonardo Greco era a capo della cosca di Bagheria e Salvatore Greco é stato il principale condannato nel processo Pizza Connection. I due erano da tempo residenti negli USA ma avevano mantenuti solidi legami con Bagheria.

Adamita-Romano

Indagine del 1986 riguardante il ruolo dei fratelli Giovanni e Giuseppe Gambino come riferimento e coordinamento del loro gruppo mafioso in USA. In Italia questo portò ad approfondimenti sul ruolo dei fratelli Giovan Battista e Matteo Romano, di Gaetano Fidanzati e di Leonardo Lo Verde. Quest'ultimo i viaggi americani di elementi legati a Matteo Romano, in accordo con mafiosi americani come Salvatore Cracolici della famiglia dei Gambino.

Fonte: SOS Impresa

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