Alfa e Beta: conclusioni

Dal decreto di archiviazione del maggio 2002, redatto dal gip di Caltanissetta per le stragi Falcone e Borsellino nei confronti degli indagati Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri.

Gli spunti indiziari a sostegno dell'ipotesi accusatoria sono stati considerati incerti e frammentari e quindi non si é dato il mandato a compiere ulteriori approfondimenti.

La ricerca di nuovi contatti e nuovi equilibri fu perseguita da cosa nostra a tutto campo per mezzo di diverse iniziative dopo che, ai loro occhi, i vecchi refenti politici li avevano abbandonati. La creazione di movimenti separatistici, come Sicilia Libera, va letta come carta estrema da giocare nel caso che fallissero tutte le altre possibili soluzioni di collateralismo politico, da sempre preferite da cosa nostra.

I collaboratori maggiormente in grado di fornire informazioni precise sulle trattative sono quelli che erano ai tempi nella Commissione, Salvatore Cancemi, reggente di Porta Nuova, e Giovanni Brusca, reggente di San Giuseppe Jato.

Le dichiarazioni di Cancemi sono però considerate anguillose e spesso volte a ridimensionare il proprio ruolo nei fatti in discussione. Brusca é spesso apparso reticente.

Dunque il quadro indiziario viene considerato friabile e si dispone quindi l'archiviazione del procedimento in data 3 maggio 2002.

Fonte: società civile

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