Dopo il fratello, Salvatore, é stato arrestato anche Pasquale Russo, latitante dal 1993. Un tempo i due fratelli erano al vertice del clan guidato da Carmine 'o 'ntufato Alfieri, oggi pentito. Gli inizi di carriera dei Russo sono negli anni Settanta, e sono legati ai nomi di Mario Fabbrocino e Michele Zaza.
Insieme a Pasquale é stato arrestato anche un terzo fratello, Carmine Russo che era irreperibile dal maggio 2007. I due erano in un casolare nell'avellinese.
Pasquale Russo avrebbe difeso la sua latitanza usando visori notturni a infrarossi, scanner per intercettare le forze dell'ordine, rivelatori di microspie e apparecchiature gps, indicati come di prevalente origine polacca.
Sarebbero provate le sue relazioni con i capi della cosa nostra siciliana per i quali sarebbe stato il referente in Campania.
I Russo e i Casalesi sono le due sole organizzazioni camorristiche a struttura verticistica come quella della cosa nostra siciliana. I Russo hanno legami con i corleonesi, con i Moccia di Afragola, i Fabbrocino di San Giuseppe Vesuviano, i Cesarano a Pompei.
Salvatore teneva i contatti con Pasquale attraverso dei biglietti, e questo ha fatto sì che all'arresto del primo sia seguito immediatamente quello del secondo.
Fonti: sole24ore, nolano, agi
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