Dalla sentenza del procedimento penale contro Andrea Barbarino e altri 23, comunemente noto come processo Iscaro-Saburo, che si é concluso con l'udienza del 7 marzo 2009 presso la corte di assise di Foggia.
La valutazione dei collaboratori di giustizia.
In questo procedimento sono stati sentiti come collaboratori di giustizia Antonio Pizzarelli, Rosa Lidia Di Fiore, Antonio Riccardi, Antonio Catalano, Saverio Filannino, Grazia Miscia e Antonella De Luca.
Antonio Pizzarelli ha iniziato a collaborare con la giustizia dopo il suo arresto per l'omicidio di Antonio Tarantino di cui si auto-accuserà come esecutore materiale. Le sue confessioni hanno coinvolto la famiglia Ciavarrella ed in particolare Matteo Ciavarrella, che a seguito di esse è stato condannato all'ergastolo.
Il Pizzarelli ha commesso l'omicidio in concorso con Matteo Ciavarrella (e ad altri, tra cui Pietro Centonza e Marco Ciavarrella) nell'ambito del programma criminoso dei Ciavarrella finalizzato allo sterminio della famiglia Tarantino.
Rosa Lidia Di Fiore è moglie di Pietro Tarantino e si è legata sentimentalmente a Matteo Ciavarrella , uno dei maggiori esponenti del gruppo avverso alla famiglia del marito. Ha partecipato direttamente alla vita del gruppo dei Ciavarrella, tanto che ha avuto un figlio con Matteo. Ha deciso di collaborare in seguito alle violenze su lei esercitate dal nuovo compagno.
Grazia Miscia é madre della Di Fiore, fornisce un importante riscontro alla tipologia dei rapporti fra la Di Fiore ed il Ciavarrella.
Il contributo di Antonio Riccardi é considerato limitato, il suo racconto ha riguardato prevalentemente la posizione dei Romito, con cui ha avuto i maggiori contatti.
La posizione di Antonio Catalano é considerata marginale. Ha riferito di aver fatto parte già dagli anni ottanta di una organizzazione mafiosa foggiana facente capo a
Sinesi Roberto. Ha fatto luce sulle prime rotture che hanno portato ad una evoluzione del sodalizio e che è stata determinata dalla morte di Mario Francavilla e dalla scomparsa di Vincenzo Parisi.
L'apporto di Saverio Filannino é limitato alla figura di Saverio Tucci. Yuri Allegretti, collaboratore di giustizia che ha parlato de La società foggiana, e del suo rapporto con Franco Vitagliano, di cui era nipote e guardaspalle, ha fornito un apporto minimale al dibattimento corrente.
L'apporto di Rita D'Onofrio é stato considerato troppo scarso.
La deposizione di Antonella De Luca riguarda specificamente i capi di imputazione relativi agli omicidi di Fiorentino ed Impagniatielli e la posizione di Giovanni Prencipe.
Fonte: Studio Legale Vaira
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