Modello organizzativo della cosa nostra palermitana
Da un documento dattiloscritto trovato in possesso al Lo Piccolo al momento del suo arresto.
La famiglia é la organizzazione di base che ha il compito di controllare il territorio assegnatogli. Ogni operazione in quel territorio deve essere approvata dal capo famiglia.
Come è composta la famiglia.
Capo famiglia.
Sotto capo.
Consigliere.
Capo decina.
Soldati.
Il Capo famiglia si elegge votando tutti i membri della famiglia. Così come per il consigliere. Il Sotto Capo viene chiamato dal Capo famiglia. Così come pure il capo decina.
Le funzioni di ogni componente.
Il capo famiglia è colui che ci ha l'ultima parola. Il sotto capo fa le veci del capo famiglia in assenza del capo famiglia. Il consigliere ha il ruolo di tenere a tutti uniti in famiglia e di dare consigli per il bene della famiglia. I soldati sono coloro che si occupano sotto le direttive del capo decina per i far i bisogni della famiglia.
Questo schema é lo stesso che già avevano riferito svariati collaboratori di giustizia, da Tommaso Buscetta a Francesco Marino Mannoia, Mario Santo Di Matteo, Gioacchino La Barbera, Giovanni Brusca, Antonino Giuffrè.
Si entra formalmente in una famiglia con un rito di iniziazione. Si chiede al nuovo affiliato con quale mano spara e gli si pratica un taglietto sul dito indice di quella mano. Con una goccia del suo sangue viene imbrattata una immagine sacra.
La formula di iniziazione: Giuro di essere fedele a cosa nostra, se dovessi tradire le mie carni devono bruciare - come brucia questa immagine.
Una volta diventato uomo d'onore lo si resta fino alla morte.
Prima del giuramento, il rappresentante della famiglia enumera le norme da seguire:
Divieti e doveri.
Non ci si può presentare da soli ad un altro amico nostro – se non è
un terzo a farlo.
Non si guardano le mogli di amici nostri.
Non si fanno comparati con gli sbirri.
Non si frequentano né taverne e né circoli.
Si è il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a cosa nostra. Anche se ce la moglie che sta per partorire.
Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti.
Si ci deve portare rispetto alla moglie.
Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità.
Non ci si può appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie
Ci sono alcune condizioni che impediscono l'ingresso in cosa nostra:
Un parente stretto nelle varie forze dell'ordine.
Chi ha tradimenti sentimentali in famiglia.
Chi ha un comportamento pessimo – e che non tiene ai valori morali.
Per questo Stefano Bontate non accettava Antonino Rotolo, cognato di un vigile urbano.
Sono elencati i mandamenti che costituiscono cosa nostra, con le relative famiglie:
- San Mauro Castelverde;
- Trabia: Caccamo, Vicari, Rocca Palumba e altri;
- Bagheria: Villabate, Casteldaccia, Milizia;
- Belmonte Mezzagno: (...) Misilmeri;
- Brancaccio: Corso dei Mille, Roccella, Ciaculli;
- Santa Maria del Gesù: Villa Grazia di Palermo;
- Palermo Centro: Porta Nuova, Borgo Vecchio;
- Resuttana: Acquasanta e Arenella;
- Pagliarelli: Molara, Corso Calatafimi;
- Bocca di Falco: Uditore, Torretta;
- Cruillas : Noce, Altarelllo;
- Tommaso Natale: San Lorenzo, Partanna, Capaci, Carini, Cinisi, Terrasini;
- Partinico: Borgetto, Balestrate, Montelepre;
- San Giuseppe Jato: Morreale, Altofonte, San Cipirello;
- Corleone: Prizzi, Ficuzza.
Di solito in capo mandamento é anche capo di una delle famiglie ma per motivi di conflitti di interesse i ruoli possono essere distinti.
La commissione ha lo scopo di mantenere una sorta di pax mafiosa tra le famiglie.
La commissione viene composta da tutti i capi mandamento. Dove poi si elegge il capo commissione più il sotto capo commissione più il segretario. Che è colui che si occupa degli appuntamenti della commissione.
Il ruolo della commissione.
E' costituita per esserci un equilibrio nelle famiglie e in Cosa Nostra. E per deliberare i fatti più delicati e le decisioni da prendere.
La struttura sembra la stessa dell'ottocento, come viene descritta da Giuseppe Alongi e
Antonino Cutrera o dal questore Ermanno Sangiorgi alla fine del 1898.
Melchiorre Allegra, nel 1937, descrive ancora l'organizzazione in termini molto simili, con famiglie, decine, elezione dei capi, rituali di ingresso, competenze territoriali e competenze di un organo di coordinamento tra le famiglie.
Ma sarebbe sbagliato pensare a cosa nostra come una struttura antiquata. Personaggio come Rotolo e Lo Piccolo dimostrano la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti, mescolando innovazione e tradizione.
Fonte: SOS Impresa
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