Gotha: La famiglia di Rocca Mezzo Monreale

Dalla sentenza di rito abbreviato del processo che, avendo colpito i vertici di cosa nostra è noto col nome di Gotha, e si è concluso con l'udienza del 21 gennaio 2008 presso il tribunale di Palermo. Parte dedicata al mandamento di Pagliarelli.

Le indagini hanno formito elementi che indicano come la famiglia di Rocca Mezzo Monreale sia inserito nel mandamento di Pagliarelli, tra cui le intercettazioni ambientali effettuate nei confronti di Rotolo, Nicchi e Ingrao, dove si sente che Gaetano Badagliacca avrebbe dovuto rappresentare sia la famiglia di Rocca Mezzo Monreale sia la famiglia di Corso Calatafimi, e il documento sequestrato a Salvatore Lo Piccolo al momento dell'arresto.

Gli imputati considerati appartenenti a questa famiglia sono: Pietro Badagliacca, suo figlio Angelo, e Gaetano Badagliacca.

Da una conversazione del 26 maggio 2005 tra Rotolo, Nicchi ed Ingarao:

Rotolo: È una persona anziana (...) lo sai che facciamo ... facciamo presenziare a Pinuzzu Cappello e a Taninu Badagliacca (...) facciamo in modo che noi ... noi altri ci presentiamo a tutto il mandamento (...)

Rotolo designa, a fianco dell'Ingarao, Gaetano Badagliacca per rappresentare assieme a Michele Oliveri le famiglie del mandamento di Pagliarelli ad una importante riunione del mandamento di Porta Nuova. A Gaetano Badagliacca rappresenterà Rocca Mezzo Monreale, al posto di suo fratello Pietro, che ne era a capo, e Corso Calatafimi: e Tanino dirà: rappresento pure il corso Calatafimi io, perché non sono potuti venire da là e ci sono qua io".

A carico di Pietro Badagliacca, già condannato per il reato di partecipazione mafiosa, è stato provato il suo legame con esponenti di spicco di cosa nostra e il suo ruolo nell'associazione. Nonostante avesse obbligo di dimora a Castellammare del Golfo ha continuato a gestire affari illeciti in collaborazione con il figlio Angelo e il fratello Gaetano.

Da una conversazione del 28 luglio 2005 tra Rotolo e Cinà:

Cinà: Di Pietro Badagliacca che stavi dicendo ...
(...)
Rotolo: In sostanza, eh ... allora io gli ho detto: tieni i contatti, anzi a me servono favori là, che là ci sono tutti i latitanti (...)


Pietro Badagliacca è rispettato e stimato, e Rotolo pensa a lui per tessere le alleanze con i capi dei mandamenti del territorio trapanese e con lo stesso Matteo Messina Denaro.

Da una conversazione del 3 settembre 2005 tra Rotolo e Angelo Badagliacca, figlio di Pietro:

Badagliacca: Io intanto prendo i pizzini, tanti saluti da papà
Rotolo: Come sta?
Badagliacca: Bene, dice che già ha parlato con quello di Trapani per… eeee…
Rotolo: Ma per parlare con Matteo direttamente?


Rotolo raccomanda ad Angelo Badagliacca di essere cauto, soprattutto nei contatti con gli altri associati, ad esempio quando gli parla in occasione della diffusione della notizia della partecipazione di Gioacchino Badagliacca al viaggio in Francia compiuto da Bernardo Provenzano con l’aiuto della famiglia mafiosa di Villabate.

Fonte: SOS Impresa

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