Gotha: Settimo Mineo e la famiglia di Pagliarelli

Dalla sentenza di rito abbreviato del processo che, avendo colpito i vertici di cosa nostra è noto col nome di Gotha, e si è concluso con l'udienza del 21 gennaio 2008 presso il tribunale di Palermo. Parte dedicata al mandamento di Pagliarelli.

Settimo Mineo

Anche per il Mineo sono decisive le intercettazioni ambientali compiute nel box di Antonino Rotolo per ricostruire il suo ruolo all'interno della famiglia di Pagliarelli.

In una intercettazione del 13 ottobre 2005 Rotolo e Cinà, nel ricordare fatti della guerra di mafia degli anni ottanta, inquadrano la relazione tra il Mineo e Rotolo.

Rotolo: (...) Quindi, ora, come sai, perché io a Settimo ...
Cinà: Gli vuoi bene, minchia, lo proteggi!
Rotolo: Anche perché io a Settimo gliel'ho detto: "tu devi fare finta che sei nato di nuovo!"
Cinà: Certo, certo!
Rotolo: Gli ho detto: "sei nato oggi!" (...) e ti dico è devoto!
Cinà: Ma è devoto servile o è devoto perché ...
Rotolo: No, no, è devoto


Anche nella conversazione tra Rotolo, Nicchi e Ingarao, intercettata il 26 maggio 2005, in cui si parla della ristrutturazione del mandamento di Porta Nuova, il Mineo viene citato dal Rotolo come persona di fiducia. Agostino Badalamenti, allora reggente del mandamento di Porta Nuova, è malato, e Rotolo vuole approfittare dell'occasione per imporre Ingarao come sostituto. Lo zù Settimo, che Rotolo ricorda avere già autorizzato a parlare con il rappresentante della famiglia di Bolognetta, viene indicato come persona che spalleggerà Ingarao nella riunione con il Badalamenti.

Pure in un'altra intercettazione, una conversazione tra Rotolo e Giovanni Cancemi intercettata il 20 luglio 2005, si parla di come il Mineo non sia nuovo al compito di parlare con altre famiglie mafiose, in questo caso si cita l'incarico che aveva avuto di parlare con elementi della famiglia di Corso dei Mille.

In una intercettazione del 21 ottobre 2005 Rotolo e Giovanni Nicchi parlano del ruolo di Mineo, stimato anche per la sua lunga militanza in cosa nostra.

Il 13 ottobre Rotolo e Nicchi parlano di come Salvatore Davì, capo della famiglia di Partanna/Mondello, avesse richiesto un incontro con Settimo Mineo. Il 5 settembre Rotolo e Bonura parlano del Mineo come persona di fiducia ("Per me è uno dei migliori che hai tu", dice il Bonura)

Fonte: SOS Impresa

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