Interessante articolo a firma Viviana Lanza sul Mattino a proposito dei riscontri ottenuti dagli investigatori sull'attività degli Amato-Pagano (noti anche come gli scissionisti di Scampia, o di Secondigliano, o anche come gli spagnoli - e si capirà meglio il come mai dell'ultimo soprannome in questo post) in seguito alle indagini susseguenti allo svolgimento dell'operazione C3 che nel maggio 2009 ha duramente colpito questo cartello criminale.
Gli Amato-Pagano avrebbero stabilito un proprio centro operativo in Spagna, tra Barcellona e la Costa del Sol, già prima della feroce guerra con la componente rimasta fedele al boss originale, Paolo Di Lauro. Lì gli Amato-Pagano avrebbero integrato elementi spagnoli e nordafricani, a quanto ha detto il collaboratore di giustizia Andrea Parolisi, focalizzandosi soprattutto nel traffico di armi e sostanze stupefacenti.
Elementi provenienti dalla costola spagnola degli Amato-Pagano sarebbero stati utilizzati nel corso della faida, contando sul vantaggio di essere ignoti alla polizia e ai rivali.
Ma, secondo il collaboratore di giustizia Maurizio Prestieri, persino nei momenti più duri dello scontro armato, sarebbe valso una sorta di salvacondotto nei confronti dei figli di Paolo Di Lauro che hanno continuato a muoversi indisturbati senza temere attentati.
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