Operazione Il Crimine

Sembra che siano state le indagini partite in seguito all'omicidio di Carmelo compare Nuzzo Novella, avvenuto nel luglio 2008 a San Vittore Olona, a portare gli investigatori sull'ipotesi di un cambiamento strutturale nel modus operandi della 'ndrangheta. Il Novella aveva una funzione di raccordo tra le 'ndrine trapiantate in Lombardia e quelle che erano rimaste in Calabria, e aveva cominciato a pensare che sarebbe stato possibile recidere il legame tra i due rami, per creare una 'ndrangheta indipendente lombarda. Ipotesi di separatismo che avrebbe portato alla sua cruenta sostituzione con Giuseppe Pino Neri.

L'operazione Il Crimine, in corso oggi 13 luglio 2010, dovrebbe portare a circa trecento arresti, principalmente tra la Calabria e la Lombardia. Dovrebbero essere state colpite duramente le principali 'ndrine, tra cui i Pelle di S.Luca, i Commisso di Siderno, gli Acquino-Coluccio e i Mazzaferro di Gioiosa Ionica, i Pesce-Bellocco e gli Oppedisano di Rosarno, gli Alvaro di Sinopoli, i Longo di Polistena, gli Iamonte di Melito Porto Salvo.

Tra gli indagati ci sarebbero anche quattro carabinieri, un ex assessore provinciale milanese, Antonio Oliviero, un assessore comunale pavese, Pietro Trivi.

Tra i documenti agli atti ci sono anche due filmati che danno l'idea di come funzioni la 'ndrangheta dei nostri giorni. Nel centro "Giovanni Falcone e Paolo Borsellino" di Paderno Dugnano viene scelto dai vertici delle 'ndrine calabresi stabilite nel nord italia il "mastro generale", Pasquale Zappia, con votazione per alzata di mano. Sui monti dell'Aspromonte viene invece documentato un incontro plenario dei capi delle 'ndrine calabresi.

Dunque la 'ndrangheta non è più una associazione di famiglie indipendenti, ha invece assunto una struttura più simile a quella della cosa nostra siciliana. C'è una federazione delle 'ndrine stabilite nel nord italia, detta "La Lombardia", che ha una camera di controllo il cui scopo è curare la connessione con la costola calabrese dell'associazione a delinquere. L'obiettivo corrente de "La Lombardia" era assicurarsi appalti in occasione dell'Expo milanese, anche se il fallimento della Perego general contractor srl, società che sarebbe stata controllata da Salvatore Strangio dei Pelle Gambazza, aveva rallentato i piani. Gli investigatori stimano che sarebbero circa 500 le aziende controllate dagli affiliati lombardi alla 'ndrangheta.

Il nuovo corso della 'ndrangheta nel nord Italia, volta più agli affari che alle attività classiche della delinquenza organizzata, avrebbe inizio alla fine degli anni novanta, e il sequestro di Alessandra Sgarella sarebbe una delle ultime azioni della "vecchia" 'ndrangheta.

Da notare che nel corso dell'operazione si è anche identificata una struttura canadese, organizzata in nove locali operanti a Toronto e uno a Thunder Bay, una media città dove gli italiani sono la seconda comunità locale, che manteneva legami operativi con la Calabria.

Tra gli insospettabili arrestati a Milano si fanno i nomi di Carlo Antonio Chiriaco, direttore sanitario dell'Asl di Pavia; Francesco Bertucca, imprenditore edile del pavese; Rocco Coluccio, biologo e imprenditore a Novara. I tre sarebbero stati organici alla 'ndrangheta sotto la direzione di Pino Neri.

Arrestato anche Domenico Oppedisano, 80 anni, che è considerato dagli inquirenti il capo della struttura calabrese. La sua carica sarebbe quella di Capocrimine, ovvero capo della Provincia, la struttura che avrebbe potere decisionale su tutte le 'ndrine. Come organismi intermedi ci sarebbero tre mandamenti, oltre a "La Lombardia" operante al nord Italia, ci sarebbero lo Ionio reggino e il Tirreno in Calabria.

La nomina di Oppedisano, esponente della omonima 'ndrina di Rosarno, sarebbe stata fatta l'anno scorso, durante il matrimonio tra figli di elementi di spicco della 'ndrangheta: Elisa Pelle e Giuseppe Barbaro.

A Genova è stato arrestato Domenico Mimmo Gangemi, detto anche il boss del fagiolino, di cui si erano segnalati i tentativi di influenzare le competizioni elettorali.

Fonti: repubblica, agi, secolo XIX, stampa, sole24ore, corriere

Nessun commento:

Posta un commento