Le modalità dell'esecuzione, colto nel sonno ed eliminato con tre colpi d'arma da fuoco al volto, fanno ritenere che si tratti di un regolamento di conti, probabilmente legato alla faida che contrappone gli "scissionisti di Barra" agli Aprea.
In seguito all'attentato del 2005, gli avevano sparato altri quattro colpi, Raffaele Guarino si era trasferito nel parmense. Per quel fatto venne arrestato Giovanni Aprea, fratello di Vincenzo, che sarebbe stato a capo degli Aprea.
Noto col soprannome di 'o Rafele, sarebbe stato ai vertici degli scissionisti di Barra, un cartello costituito dalle famiglie Celeste e Guarino, assieme a Ciro 'o dolce Celeste. Sarebbe stato proprio il suo tentato omicidio a causare la scissione di quello che era un clan unico che controllava Barra nelle due componenti avverse.
Si tende a vedere una correlazione tra questa esecuzione e l'operazione che pochi giorni fa ha portato all'arresto di 16 elementi riconducibili agli Aprea. Si pensa infatti che il Guarino abbia in qualche modo aiutato le indagini, attirandosi questa immediata reazione.
Fonti: via emilia net, repubblica
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