L'indagine sulle attività degli imprenditori edili Gandolfo Zafarana e Gaspare Ofria ha portato a identificare una serie di rapporti con i fratelli Antonio e Saverio Maranto, esponenti della famiglia di Polizzi Generosa, parte del mandamento di San Mauro Castelverde. Inoltre lo Zafarana sarebbe stato in relazione con Angelo Schillaci, della famiglia di Campofranco.
L'Ofria é nipote di Gaetano don Tano Badalamenti, da cui una parte del nome dell'operazione, Centopassi, che rievoca il nome del film di Tullio Giordana su Peppino Impastato e la sua lotta contro la mafia e in particolare contro il boss mafioso di Cinisi.
Ofria era in relazione col cugino Leonardo Badalamenti, figlio di Gaetano, e quindi fratello del superlatitante Vito Badalamenti. Sarebbe emerso che Leonardo Badalamenti, residente in Venezuela, sarebbe stato a capo di una organizzazione affaristica che avrebbe congegnato una gigantesca truffa per un importo complessivo stimato nell'ordine del miliardo di dollari americani. Le vittime del raggiro sarebbero state la Hong Kong Shanghai Bank, la Lehman Brothers e una banca d'affari britannica non meglio specificata.
La gestione degli aspetti finanziari sarebbe stata in mano alla componente spagnola del gruppo, che sarebbe stata gestita da Leonardo Badalamenti per mezzo del faccendiere Carmelo Spataro e in concorso con Emanuele Ventura, che avrebbe rappresentato un gruppo di investitori italiani.
Sono stati emessi mandati di custodia cautelare in carcere per:
- Leonardo Badalamenti, 48 anni
- Antonio Maranto, 45 anni
- Gaspare Ofria, 44 anni
- Antonino Pantina, 40 anni
- Marcello Pantina, 35 anni
- Santo Pantina, 48 anni
- Angelo Schillaci, 46 anni
- Carmelo Spataro, 52 anni
- Giovanni Torregrossa, 54 anni
- Antonino Vaccaro, 64 anni
- Giovanni Vassallo, 52 anni
- Gandolfo Zafarana, 52 anni
- Notario Gonzales, 55 anni
- Fabrizio Michelucci, 55 anni
- Giuseppe Macaluso, 52 anni
- Emanuele Ventura, 54 anni
- Giusy Ofria, 36 anni
Fonti: Avvenire, corriere, agi, repubblica
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