Queste alcune delle considerazioni incluse nel testo a proposito della 'ndrangheta calabrese per quel periodo.
Si stima che in Calabria siano attivi 136 gruppi criminali per un totale di oltre 1500 affiliati. Alta é la conflittualità in questo contesto.
Si segnalano come casi eclatanti:
- L'omicidio di Palmiro Macrì, ritenuto vicino alle famiglie Pesce e Cacciola di Rosarno, come ritorsione per il ferimento di un affiliato ai Bellocco.
- L'omicidio di Saverio Arfuso, in cui é rimasto ferito il figlio minore.
- L'omicidio di Salvatore Melara, in cui é restato gravemente ferito il figlio minore.
- Le indagini compiute sull'omicidio di Salvatore 'u cinesi Cordì, avvenuto nel 2005, hanno permesso di evidenziare il contrasto tra i Cataldo e i Cordì.
La situazione é tranquilla, forse soprattutto perché i capi dei principali gruppi operanti sul territorio sono correntemente agli arresti.
Sembra che il cartello degli Alvaro-Piromalli, basato nella piana di Gioia Tauro, stia guadagnando potere.
Nella Locride tiene banco la sanguinosa faida tra i Pelle-Vottari e i Nirta-Strangio. Le altre principali famiglie sono: i Cordì e i Cataldo di Locri; Commisso e Costa di Siderno; Morabito, Palamara, Bruzzaniti di Africo; gli Aquino e gli Scali a Marina di Giojosa Ionica; gli Ursino e i Macrì a Giojosa Ionica.
Nella piana di Gioia Tauro la situazione é molto fluida, il porto catalizza le attenzioni delle famiglie locali dei Molè, Piromalli, Bellocco e Pesce. I Piromalli, che ora fanno cartello con gli Alvaro, erano precedentemente alleati dei Molè ma hanno cambiato alleanza proprio per ragioni legate alle attività criminali gestite nel porto.
I Molè hanno subito la crescita del potere dei Piromalli in modo evidente con l'omicidio di Rocco Molè, febbraio 2008, Antonio Princi, aprile, e di David Cambrea, maggio.
Altri eventi segnalati:
- Ferimento di Pasquale Malvasi, luglio, a opera di ignoti
- Ferimento di Giuseppe Vincenzo Gioffrè, nipote di Rocco 'u Ndolu/Massarazzu Gioffrè, capo dei Gioffrè di Seminara, novembre, a opera di ignoti
- Omicidio di Salvatore Messina, dicembre, ritenuto vicino ai Pesce.
- Ippolito Peppe Magnoli, luglio, in Spagna, personaggio di spicco dei Piromalli
- Paolo Nirta, agosto, considerato reggente dei Nirta dopo la cattura del padre Giuseppe Nirta
- Giuseppe Coluccio, agosto, in Canada, narcotrafficante, era tra i trenta più pericolosi latitanti
- Francesco Ciccio Pakistan Pelle, settembre, in una clinica di Pavia
- Antonio Pelle, ottobre, elemento ai vertici dei Pelle-Vottari
- Domenico Morabito, ottobre, nipote di Giuseppe 'u tiradrittu Morabito
- Giuseppe Nirta, novembre, ad Amsterdam, ai vertici dei Nirta di San Luca
- Giuseppe De Stefano, dicembre, ai vertici dei De Stefano, figlio del più noto Paolo De Stefano, ucciso in un agguato di mafia nel 1985
- Giuseppe Barbaro, dicembre, dei Barbaro
- Pietro Criaco, dicembre, dei Morabito–Bruzzaniti–Palamara
Nel capoluogo operano i Costanzo-Di Bona, vicini agli Arena di Isola Capo Rizzuto
Nel lametino si dividono il territorio e gli affari gli Iannazzo, i Cerratorcasio-Gualtieri e i Giampà
Nella pre-Sila catanzarese sono attivi i Bubbo, i Carpino e gli Scumaci. Si nota pure una influenza dei Grande Aracri di Cutro
Nell'altopiano silano operano i Pane-Iazzolino di Sersale e i Ferrazzo di Mesoraca
Nel soveratese sono attivi i Sia, i Procopio-Lentini, i Gallacenovella, gli Iozzo-Chiefari e i Pilò. La grande tensione in questo compresorio é testimoniata dall'omicidio dei fratelli Giulio Cesare e Rosario Passafaro, considerati vicini ai Passafaro di Borgia e Roccelletta; i tentati omicidi dei due cugini omonimi Giuseppe Cossati; l'omicidio di Cosimo Ierinò.
Si segnalano inoltre:
- l'omicidio di Bruno Cittadino, luglio, genero di un elemento di spicco dei Gualtieri di Lametia Terme, alleati dei Torcasio
- l'omicidio di Luigi Rizzo, ottobre
- l'omicidio di Roberto Amendola, novembre
Sono due le principali organizzazioni criminali che agiscono in Cosenza città:
- Il cartello Perna-Ruà si é evoluto in un nuovo soggetto avente come riferimento Ettore Lanzino (latitante) e Domenico Cicero (agli arresti)
- I Bruni, che avrebbe attratto a sé il cartello Bevilacqua-Abruzzese
I Serpa sono correntemente in crisi, anche a causa della defezione di due tra gli esponenti storici di questa famiglia che sono passati alla collaborazione con la giustizia. Gli omicidi di Antonello Larosa, ottobre, e di Stefano Mannarino, novembre, sarebbero in relazione con questo stato delle cose.
I Muto di Cetraro sono dominanti anche nei territori di Diamante, Belvedere e Scalea.
I Forastefano-Portoraro sono basati nella sibaritide
Provincia di Crotone
Nel capoluogo i Vrenna sono dominanti ma i papaniciari sono in continua crescita.
C'é una forte contrapposizione tra i Megna e i Russelli, culminata negli omicidi di Luca Megna e Giuseppe Cavallo dei Russelli.
In provincia dominano gli Arena-Nicoscia, basati a Isola Capo Rizzuto, i Grandi Aracri nel cutrese e i Farao-Marincola nel cirotano.
Provincia di Vibo Valentia
I Mancuso di Limbadi sono egemoni in questa provincia e hanno solidi legami con i Piromalli e i Pesce operanti nel reggino.
Altre organizzazioni operanti in zona: gli Anello di Filadelfia, i La Rosa di Tropea, i Mantino-Tripodi di Vibo Marina, i Fiarè di S. Gregorio, i Vallelunga di Serra S. Bruno, il locale di Mileto, i Bonavota di Stefanaconi, che hanno importanti proiezioni in Lazio, i Petrolo di S.Onofrio, i Cracolici-Manco e i Fiumara di Pizzo; i Gallace-Loielo delle Serre ed i Soriano di Filandari.
Investigazioni giudiziarie
- Operazione Laundry: nata nel 2004 da una informativa DIA su un traffico di stupefacenti organizzato da famiglie calabresi e da esponenti del cartello camorristico dei casalesi. Un professionista milanese contribuiva al traffico e al riciclaggio dei proventi. L'operazione é scattata il 17 settembre, per evitare il rischio che indagati potessero sottrarsi alla cattura.
- Operazione Terminator: nata nel 2003 per trovare riscontro ad alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia coinvolti nell'operazione Tamburo e per indagare gli omicidi di Marcello Calvano (agosto 99) e Vittorio Marchio (febbraio 01) che sono stati attribuiti a 14 soggetti ritenuti appartenere alla cosiddetta cosca degli zingari di Cosenza.
- Operazione Ares: scattata il 5/6 settembre 2008, ha colpito i Piromalli-Molè
- Operazione Saline: ha evidenziato la ricostituzione della 'ndrina Rugolo che ha ricompattato elementi provenienti dalla storica 'ndrina Mammoliti-Rugolo
Il traffico di droga é il principale affare della 'ndrangheta:
- L'operazione Alba e Tramonto, scattata il 1° luglio 2008, ha portato a 27 arresti di elementi delle famiglie Ierace-Petullà, Squillace, Ladini di Cinquefrondi e un componente della 'ndrina Nirta-Strangio di San Luca, ha evidenziato un traffico di stupefacenti tra la Calabria e la Puglia, il Piemonte, il Lazio e la Toscana.
- Indagini dei carabinieri, che sono state finalizzate il 17 luglio con l'arresto di 7 persone tra Calabria, Campania e Liguria hanno rivelato una relazione tra gli Alvaro di Cosoleto e i camorristi napoletani dei Di Lauro che si occupavano di introdurre la droga in Italia.
- L'operazione Black and White, scattata il 14 ottobre, ha mostrato come la 'ndrangheta gestisca anche la tratta delle donne, in particolare dalla Romania, che vengono indirizzate al mercato della prostituzione.
- L'operazione Skoder della guardia di finanza, scattata il 31 ottobre, ha scoperto una complessa rete criminale organizzata dalla 'ndrangheta cosentina con connessioni con la criminalità albanese.
In Italia le infiltrazioni dell'ndrangheta nella società civile sono massicce.
A Roma, e nel Lazio in genere, la 'ndrangheta si infiltra negli appalti edili, acquisisce quote societarie di bar, ristoranti e rivendite di tabacchi. Le 'ndrine interessate sono gli Alvaro, i Palamara, i Bonavota, i Fiaré.
Numerosi fatti dimostrano la presenza della 'ndrangheta in Lazio, tra cui l'omicidio di Domenico Marsetti, 32 anni, avvenuto il 1° ottobre a San Cesareo, probabilmente per vendicare l'omicidio di Domenico Cutrì, genero del boss Carmine Alvaro, avvenuto solo pochi giorni prima a Sinopoli.
A Milano e in tutta la Lombardia la 'ndrangheta é ben stabilita. Le 'ndrine entrano in competizione per diversi affari, e le frizioni portano a omicidi come quello del 27 marzo a Verano Brianza di Rocco Cristello, coinvolto nelle operazioni Blister e Replay; del 14 luglio a San Vittore Olona di Carmelo Novella e del 27 settembre a San Giorgio di Legnano di Aloisio Cataldo, dei Farao-Marincola e genero del boss Giuseppe Farao.
L'operazione Metallica l'8 luglio ha portato all'arresto di 24 persone, il 10 luglio il GICO di Milano, ha eseguito altri 8 arresti nell'ambito dell'operazione Cerberus che ha colpito una struttura mafiosa che controllava la movimentazione terra nel sud ovest milanese.
Il 1° agosto é stata emessa la sentenza di condanna con rito abbreviato per 14 persone coinvolte in un traffico di stupefacenti all'interno dell'ortomercato di Milano. Coinvolto il cartello dei Morabito-Palamara-Bruzzaniti.
In ottobre l'operazione Antlia dei carabinieri di Bergamo ha colpito una associazione a delinquere che trafficava in droga ottenuta dalla 'ndrangheta.
In Piemonte i Marando-Agresta-Trimboli starebbero riaffermandosi sul territorio, soprattutto nel nord ovest torinese, soprattutto a Volpiano, Leinì, Chivasso, San Benigno Canavese e Settimo Torinese.
In Liguria si nota una saldatura tra criminali operanti sul territorio e criminali di stanza in Francia.
In Veneto aumenta l'influenza della 'ndrangheta, come rivelato dall'operazione Golden Smart, in collegamento con la malavita locale. I ROS dei carabinieri, in collaborazione con la DEA e l'FBI, hanno partecipato all'arresto di oltre 250 persone coinvolte in un traffico internazionale di stupefacenti. Il traffico sarebbe stato organizzato dalla 'ndrangheta, con contatti diretti con i cartelli di narcotrafficanti latinoamericani. Affiliati agli Aquino-Coluccio e agli Schirippa avrebbero avuto una posizione rilevante nella struttura.
Verificata la presenza della 'ndrangheta in Emilia Romagna dove si sono stabiliti personaggi legati agli Arena e ai Grande Aracri. Il 28 ottobre la guardia di finanza di Rimini ha colpito un vasto traffico di droga con l'operazione Dominus.
Nessun commento:
Posta un commento