Criminalità albanese - secondo semestre 2008

Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, secondo semestre 2008. Parte relativa alle organizzazioni criminali allogene.

La criminalità di origine straniera presente in Italia si articola solitamente in piccoli gruppi o bande urbane, dedite principalmente a reati contro la persona ed il patrimonio, all’immigrazione clandestina e ai reati in materia di stupefacenti. Ma si cominciano a evidenziare anche strutture che assumono caratteristiche di mafiosità, secondo l'articolo 416 bis del Codice Penale.

I clan albanesi sono dediti principalmente al traffico internazionale di stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione. I capi di queste organizzazioni sono generalmente stanziati in Albania, dove vengono normalmente reinvestiti i proventi delle attività illecite.

Nel traffico di droga sono in relazione con clan italiani e, soprattutto, nordafricani. Sono attivi prevalentemente nel Nord Italia, soprattutto in Lombardia, poi Toscana, Emilia Romagna e Piemonte. Per quanto riguarda il traffico e spaccio di droga, la piazza lombarda é di gran lunga la più importante, seguono Trentino Alto Adige e Toscana. Il traffico riguarda prevalentemente eroina e marijuana provenienti dall'Albania e cocaina da Spagna e Olanda.
Anche per quanto riguarda la prostituzione la piazza principale risulta quella lombarda, seguono Piemonte, Emilia Romagna e Toscana.

Si segnalano ad esempio:
  • L'operazione Carpe Diem, che ha colpito un traffico internazionale di eroina e cocaina portando all'arresto di 35 persone di etnia albanese, romena e rom.
  • L'operazione Green Valley ha colpito dell'ottobre 2008 con 16 ordinanze di custodia cautelare in carcere una associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti composta da albanesi residenti nell'hinterland milanese.
Anche nello sfruttamento della prostituzione, ci sono spesso gruppi multietnici, con appoggi in altri Paesi della UE, anche a garantire il turn over delle prostitute.

A Bologna nel luglio 2008 un'indagine ha portato all'arresto di due cittadini albanesi e un lituano che reclutava giovani donne in Lituania e nella Federazione Russa. L'organizzazione criminale a cui erano legati opera, tra l'altro, in Lituania, Albania, Russia, Olanda e Italia.
Le modalità violente nella gestione dello sfruttamento della prostituzione hanno portato nell'operazione Strade Pulite, a Monza in settembre, a contestare, anche la riduzione in schiavitù a una banda prevalentemente albanese.
La propensione a unirsi in bande miste romeno-albanesi é rilevata da diverse operazioni, tra cui Lily Marlene, conclusa in Umbria in luglio.

Nel nord della provincia barese si sono stabiliti trafficanti albanesi di eroina e cocaina che sono in contatto con elementi in Albania per gestire il traffico.

Si cita ad esempio l'operazione Wolf 2007 ha portato all'arresto nel luglio 2008 di un albanese che avrebbe curato il traffico di 5 chili di eroina indirizzato a un’organizzazione criminale operante a Brescia.

I sodalizi più strutturati usano gli stessi canali relativi agli stupefacenti anche per armi e immigrazione clandestina, per rispondere alle richieste di manodopera in nero e del mercato della prostituzione.
La tratta di esseri umani é il secondo business della criminalità organizzata transnazionale.

Tra le operazioni che confermano questo quadro si cita l'operazione Skampa, conclusasi nel settembre scorso, che ha colpito una organizzazione criminale prevalentemente albanese attiva a Firenze, e l'operazione Edonè che ha colpito un'altra organizzazione criminale, sempre in Firenze, che aveva come fine principale il commercio di droga, ma che utilizzava lo sfruttamento sessuale per raccogliere fondi. Approfondendo i risultati dell'operazione Edonè la DIA ha fatto luce su di un omicidio avvenuto nell'agosto 2007 arrestando inoltre quattro albanesi e ventisette tra marocchini, bulgari e italiani.

A gestire la prostituzione sono quasi sempre gruppi multietnici, riflettendo la globalizzazione del traffico. Le donne coinvolte vengono in genere dai Paesi balcanici, ma sono in aumento le originarie dell'Est Europa (Romania, Bulgaria, Moldavia, Ucraina e Paesi Baltici).

L'operazione Ponte, conclusa nel luglio scorso, ha colpito una organizzazione, composta da albanesi, sloveni e italiani e diretta dall'Albania, che aveva come scopo l'ingresso illegale in Italia e UE di migranti albanesi, anche minorenni.

Il legame tra bande albanesi e 'ndrine della 'ndrangheta é consolidato. L'operazione Skoder ne ha fornito un esempio. Anche i legami con la delinquenza organizzata pugliese sono stabili. Si vedano ad esempio i risultati dell'operazione Bellavista.

Inoltre l'operazione Carpe Diem, luglio 2008, ha evidenziato anche legami tra albanesi e criminalità locale abruzzese.

Nessun commento:

Posta un commento