Criminalità cinese - secondo semestre 2008

Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, 2° semestre 2008. Parte relativa alle organizzazioni criminali allogene.

Le principali attività illecite tipiche della criminalità cinese sono:
  • la tratta di esseri umani,
  • il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina,
  • l’estorsione e le rapine ai danni di commercianti,
  • i sequestri di persona,
  • la contraffazione e commercializzazione di merci non a norma.
I reati sono perlopiù compiuti in Emilia Romagna, Lombardia e Campania.

L'attività principale pare essere quella dello sfruttamento della prostituzione, mentre il narcotraffico non sembra sia ancora fondamentale, e viene considerato dagli investigatori più che altro come una possibile minaccia futura.

l’operazione Guanxi, conclusa nell'ottobre scorso a Reggio Emilia, ha colpito ad esempio un gruppo criminale articolato in diverse aree del territorio nazionale dedito allo sfruttamento della prostituzione ma ha consentito anche di rilevare un traffico di stupefacenti, ed in particolare di ketamina, sostanza che é molto diffusa in cina.

La dimensione mafiosa delle organizzazioni criminali cinesi viene confermata, ad esempio, dall'operazione Cina Tour, che ha colpito un gruppo articolato con insediamenti a Roma, Prato e Catania. Si trattava di una organizzazione che gestiva anche attività legali, le quali venivano imposte però con la forza ai clienti.

Il contrabbando, l'importazione e la distribuzione di merci non a norme, viene in genere compiuto da gruppi cinesi in accordo con gruppi mafiosi italiani. Cosa mostrata ad esempio dai risultati dell'operazione Grande Muraglia, che ha mostrato i legami tra i camorristi Giuliano e gruppi cinesi operanti in Lazio.

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