Criminalità magrebina e nordafricana - secondo semestre 2008

Relazione del Ministro dell’Interno al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, 2° semestre 2008. Parte relativa alle organizzazioni criminali allogene.

Le attività prevalenti della criminalità di origine marocchina sembrano essere soprattutto i danneggiamenti e poi le rapine; tra gli algerini sono più comuni i reati legati a rapine, e poi i danneggiamenti; tra i tunisini l'incidenza dei reati relativi a danneggiamenti e rapine é quasi pari; tra gli egiziani, oltre a segnalazioni per rapine e danneggiamenti, hanno una certa rilevanza anche le estorsioni.

Nel periodo in esame é stato confermata la presenza stabile in Italia di associazioni criminali composte da soggetti di origine nordafricana operanti nel traffico
internazionale di stupefacenti, nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e nella tratta di esseri umani.

Piazza principale per questi soggetti risulta essere la Sicilia, seguita da Toscana, Marche, Emilia Romagna e Lombardia.

Queste organizzazioni tendono ad associarsi sempre più spesso con criminali stranieri e/o autoctoni presenti nel nostro Paese. I guadagni vengono spesso investiti in madrepatria, portando ad una crescita della loro capacità criminale e pericolosità sociale.

I reati segnalati sono spesso legati a regolamenti di conti tra bande che si contendono l’influenza sul traffico e lo spaccio di stupefacenti.

L'importanza della Sicilia per queste organizzazioni criminali è dovuta al fatto che da qui si gestiscono gli sbarchi di migranti irregolari.

Spesso dal favoreggiamento dell’immigrazione clandestina si passa allo sfruttamento della prostituzione o del lavoro nero, come mostra l'operazione "Pay For Italy", del luglio 2008.

Per il traffico di stupefacenti, le segnalazioni avvengono prevalentemente nelle Marche, Toscana, Lombardia, Molise e Sicilia. I flussi di droghe arrivano normalmente da Spagna e Olanda, con gestione all'interno della comunità nazionale. Tradizionalmente i traffici riguardano derivati dalla cannabis, ma si nota una crescita nel traffico e spaccio di droghe pesanti.

Alcuni fatti che illustrano il fenomeno:

Nel luglio '08 a Pavia é stato colpito un gruppo di 12 trafficanti nordafricani e italiani di hashish, operanti tra Pavia e la bassa milanese. Sequestrata una tonnellata di hashish proveniente dal Marocco.

Arresto a Milano nell'agosto 2008 di un tunisino giunto in treno dalla Germania in possesso di un 1 chilo di eroina.

L'operazione Metrò che ha colpito nel novembre scorso una banda di trafficanti e spacciatori operante nella province di Varese e Milano. Sequestrati oltre 400 chili di hashish.

In centro a Piove di Sacco (PD), il 28 luglio 2008, é stato ucciso a coltellate Acrid Maurad, 23 anni, per dissidi tra bande sullo spaccio di droga. L'autore del gesto é stato identificato e arrestato.

A Sanremo l'operazione antidroga Cleaning, ha portato all'arresto di undici tunisini che spacciavano eroina per un giro d’affari stimato in quarantamila Euro alla settimana. La banda si riforniva nell’hinterland milanese da trafficanti italiani.

A Imperia l'operazione antidroga El hout colpiva un gruppo di 30 tunisini. Le indagini erano iniziate alla fine del 2007, in seguito a scontri tra questa banda e rivali marocchini per acquisire il controllo dello spaccio, soprattutto di eroina, nel territorio sanremese.

L'operazione Gabbiani ha portato all'arresto sedici magrebini, a La Spezia l'operazione antidroga Colpa d’Alfredo, ha identificato un traffico di sostanze stupefacenti, coinvolti ventisei marocchini.

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