Nato il 27 ottobre 1964 ad Altofonte, è ricercato dal 1996 per omicidi, associazione di tipo mafioso, rapina, estorsione ed altro; deve espiare la pena dell'ergastolo; nel 1999 sono state diramate le ricerche in campo internazionale, per arresto ai fini estradizionali.
Domenico Raccuglia é nell'elenco dei 30 latitanti di massima pericolosità facenti parte del "Programma Speciale di Ricerca" selezionati dal Gruppo Integrato Interforze.
Aggiornamento: é stato arrestato il 15 novembre 2009
Secondo Pietro Orsatti, Domenico Mimmo Raccuglia sarebbe il probabile erede al posto di Bernardo Provenzano. Il suo principale competitore, Matteo Messina Denaro, non piacerebbe a molti per la sua voglia di apparire, troppo lontana dai canoni tipici di cosa nostra, e per l'uso di non siciliani come manovalanza (tunisini, albanesi, kosovari ...).
Vicino a Giovanni Brusca e Leonardo Vitale, il Raccuglia, noto anche come 'u veterinario, controllerebbe quello che era il feudo dei corleonesi. Latitante da una quindicina d'anni avrebbe sempre presidiato il suo territorio, tranne per un periodo in cui si dice sia stato in USA, dove avrebbe contattato elementi della cosa nostra americana e avrebbe definito rapporti che gli sarebbero oggi molto utili. Sarebbe ora da qualche parte a Borgetto, un piccolo comune vicino a Partinico.
Un articolo di Repubblica del gennaio di quest'anno cerca di dare un quadro della situazione corrente, dopo una guerra di mafia a volte strisciante, a volte più aperta che ha portato Domenico Raccuglia a conquistare quello che era stato il mandamento dei Vitale Fardazza. Una zona strategica, a dividere l'area di influenza delle famiglie palermitane da quelle trapanesi.
I Fardazza sono stati annichiliti da una serie di operazioni di polizia, lasciando il loro mandamento senza un reggente. Nel 2005 Provenzano decise che era tempo che quell'importante mandamento andasse in sommersione, si riorganizzasse in silenzio e nominò Maurizio Lo Iacono per il compito. Quattro mesi dopo il Lo Iacono veniva ucciso per iniziativa di un gruppo che si riconosceva nella leadership di Antonino 'u zu Ninu Nania che avrebbe avuto il supporto dei Lo Piccolo intenzionati ad espandersi in quella zona. Lo schieramento opposto avrebbe avuto come riferimento il Raccuglia con l'appoggio di Nicolò Salto e Salvatore Corrao, ai tempi detenuti, legati ai Fardazza.
Nel 2006 Nania sembra essere vincente, piazzando a Partinico Gaetano Lunetta e a Borgetto Antonino Giambone. Giuseppe Lo Baido e Antonino Frisella, tra gli altri, si sarebbero avvicinati a questo schieramento.
Ma nel 2007 si scatena l'offensiva del partito opposto: a febbraio scompare il luogotentente di Giambrone, Antonino Frisella, a luglio viene ucciso Giuseppe Lo Baido e nel febbraio 2008 i fratelli Gianpaolo e Giovanni Riina. A maggio, poi, viene arrestato in America Francesco Nania, figlio di zu Nino. L'eliminazione di Antonino Giambrone segna l'affermazione dello schieramento di Raccuglia che a questo punto controllerebbe un importante territorio che ha conquistato senza esserne stato investito formalmente dalla commissione.
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