Old Bridge: Salvatore Emanuele Di Maggio

Dai documenti DIA relativi all'indagine Old Bridge, parte relativa alle risultanze emerse sulla posizione di Salvatore Emanuele Di Maggio.

Secondo Francesco Scrima della famiglia di Porta Nuova facevano parte del mandamento di Boccadifalco anche Giuseppe Di Maggio, uno dei quattro fratelli di Rosario Sariddu Di Maggio, padre di Salvatore Emanuele e pure "i figli di Rosario Di Maggio, che so essere tutti uomini d’onore. Pur non avendoli mai conosciuti personalmente so che uno di loro è medico". Il Salvatore Emanuele é, per l'appunto, figlio di Rosario e medico.

Anche Francesco Di Carlo, della famiglia di Altofonte dichiarava che: "Io conosco tre figli di Rosario: uno che fa il medico... faceva il medico, che è cosa nostra; l'altro che è cosa nostra e l'ultimo che era un ragazzo un po', mi sembra... non vorrei dire la frase handicappato, non so, almeno così mi sembrava. Il padre me l'ha presentato pure come cosa nostra"

Angelo Siino, parlando di Salvatore Emanuele Di Maggio, figlio di Sariddu, ha dichiarato: "Il Di Maggio ha costituito, in quanto medico, un importante riferimento per i problemi sanitari. Io l'ho conosciuto all’interno della fattoria di Bellolampo intorno alla fine degli anni '70. ... L'ho rivisto insieme ad un Di Maggio detto -'u figghiu da za' lena- che mi venne indicato come capo della famiglia di Torretta."

Giovanni Mazzola, della famiglia di Montelepre, dichiarava: "da Torretta poi conosco io, il dott.Totò Di Maggio, che sarebbe il figlio del... del vecchio patriarca, ma non era di Torretta però suo... cioè loro sono di Torretta, però suo padre a quanto pare era reggente... era un capo mandamento comunque, -Sariddu- Di Maggio ... Il figlio, dunque tutti e tre figli di -Sariddu- Di Maggio, sono tutti e tre uomini d’onore, ritualmente presentatimi, cioè Totò il Medico, il Cardiologo, Calogero E Santino mi pare che l’altro si chiama, tutti e tre, sono tutti e tre uomini d’onore, poi c'era il cognato pure, ma questo è morto, -'u Varbazza- il vecchio..."

Dalla lettura dei pizzini scambiati tra Provenzano e Lo Piccolo si legge di "Totuccio il dottore figlio di Sariddu di Maggio", che viene citato in maniera da risultare di pari livello a Giovanni Marcianò, capofamiglia di Boccadifalco, e a cui viene affidato un incarico di assoluta responsabilità.

Del Totuccio dottore parla anche Vincenzo Brusca, qui intercettato in un colloquio con Luigi Davì.

BRUSCA: Totuccio il dottore o Totuccio Lo Piccolo?
DAVÌ: Totuccio Lo Piccolo!


Da cui si deduce che il ruolo del Totuccio dottore era tale da poterlo confondere con il Lo Piccolo.

Fonte: SOS Impresa

Nessun commento:

Posta un commento