- Milo Djukanovic, domiciliato presso il Palazzo del Governo del Montenegro;
- Dusanka Pesic, vedova di defunto Janko Jeknic, già Ministro degli Affari Esteri del Montenegro;
- Miroslav Ivanisevic, Ministro delle Finanze del Montenegro;
- Renzo Galfetti, avvocato svizzero;
- Clemente Biondi, avvocato napoletano;
In particolare Milo Djukanovic, prima in quanto Capo del Governo, poi come Presidente della Repubblica ed infine ancora come Capo del Governo del Montenegro in concorso con altri avrebbe concesso per mezzo di Corrado Bianchi a Franco Della Torre, entrambi svizzeri, la licenza di importazione in Montenegro di 100.000 casse di tabacchi lavorati esteri, pari a 1000 tonnellate al mese.
In seguito, in intesa con il Della Torre, la licenza veniva divisa in quattro concessioni, rilasciate al Cuomo, Varano, Garcia Cancio e Llorens, alla cui morte subentrava il Monnier.
Avrebbe concesso in uso aziende pubbliche per garantire la logistica necessaria allo svolgimento delle operazioni.
Avrebbe consentito l'attracco dei motoscafi nei porti di Zelenika e Bar per il trasporto di armi da guerra, tabacchi, stupefacenti e clandestini.
Avrebbe consentito la fornitura di carburante ai mezzi.
Avrebbe partecipato alla costituzione della società Montenegro Tabak Transit che controllava il traffico, facendo riferimento alla società panamense Santa Monica S.A., facente capo al Della Torre, incassando una "tassa di transito" che veniva depositata in diversi conti su svariate bance svizzere per poi essere smistate in conti in banche di Cipro, Germania, Austria, Grecia, Slovacchia, Panama, Regno Unito, Stati Uniti.
Avrebbe protetto cittadini italiani dai provvedimenti di cattura emessi dall'Autorità Giudiziaria italiana, in particolare nei confronti di: Francesco Prudentino, Costantino Sarno, Raffaele Laraspata, Tommaso Laraspata, Umberto Vitellaro, Giuseppe Cellamare, Benedetto Stano, Santo Vantaggiato, Antonio Pagano, Francesco Sparaccio, Bruno Rillo, Cesario Monteforte, Carmine Taurisano, Donato Laraspata, Enrico Rispoli, Giuseppe Tedesco, Maurizio Coffa, Erminio Cavaliere, Domenico Colucello, Diego Vastarella, Fabio Riso, Giovanni Sardella, Leonardo Cucinelli, Massimo Buccolieri, Raffaele Nacci, Francesco Alfarano, Marcello Cincinnato, Rocco Montalto, Carmine Condussi, Salvatore Sodano, Ferdinando Lago, Mario Orso, Umberto D'Arienzo, Salvatore Borrelli, Salvatore Puglia, Fausto Conte, Rocco Conte, Vito Simini, Giovanni Leone.
Avrebbe promosso, costituito e diretto una associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi.
Avrebbe ottenuto vantaggi economici dai reati sopra elencati. In particolare Djukanovic avrebbe ottenuto somme da Benedetto Stano e dai fratelli Laraspata in occasione delle elezioni montenegrine dell'autunno '96.
Dusanka Pesic, Miroslav Ivanisevic, Renzo Galfetti e Clemente Biondi avrebbero agevolato l'associazione a delinquere sopra inquadrata, unitamente a Veselin Barovic, Branko Vujosevic e Paolo Savino, e d'intesa con Milo Djukanovic.
Fonte: publicintegrity.org
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