L'operazione Parco Sud ha colpito i Barbaro-Papalia e ha mostrato il livello di infiltrazione mafiosa nel tessuto economico imprenditoriale e istituzionale lombardo. Tra gli affari esaminati dagli investigatori spiccano i cantieri per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara e della Tav.
Coinvolti nell'inchiesta imprenditori edili, immobiliaristi, amministratori e personale di Comuni.
Quarantotto le persone indagate e diciassette le ordinanze di custodia cautelare in carcere, tra cui spicca quella per Domenico l'Australiano Barbaro, 72 anni, già in carcere e sotto processo a Milano per associazione mafiosa.
Raggiunti in carcere da una nuova misura cautelare anche Rosario e Salvatore Barbaro, figli di Domenico e anch'essi coinvolti nel medesimo processo del padre.
Tra gli arrestati anche loro cugino, Francesco Barbaro; gli imprenditori Andrea Madaffari e Alfredo Iorio.
Arrestati per reati che variano dal traffico di droga, corruzione, falso, ricettazione ad altri: Franco Michele Mazzone, Nicola Carbone, Giuseppe D'Aloja, Achille Frontini, Alfredo Iorio, Giuseppe Liuni, Paolo Salvaggio, Claudio Triglione, Fortunato Startari.
Lo Startari è accusato di aver nascosto il latitante Paolo Platì, che é stato arrestato nel giugno 2008 ad Assago.
Si parla di una cosca spuria, che opera nel mondo imprenditoriale, e pure in quello della droga e delle armi.
I sequestri hanno riguardato armi, tra cui mitragliatori e fucili a canne mozze, pistole, silenziatori, munizioni e una bomba a mano; stupefacenti, oltre a 4 chili di cocaina; manche 5 milioni di euro in beni immobili, quote societarie e contanti.
Inoltre, alcuni imprenditori da minacciati sarebbero poi diventati favoreggiatori e fiancheggiatori della cosca.
Fonti: ansa, affari italiani, giorno, repubblica, apcom
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