Gotha: Nicola Mandalà

Dalla sentenza di rito abbreviato del processo che, avendo colpito i vertici di cosa nostra é noto col nome di Gotha, e si é concluso con l'udienza del 21 gennaio 2008 presso il tribunale di Palermo. Parte sui nuovi interessi di cosa nostra fuori dalla Sicilia.

Potere e denaro

Nicola Mandalà ha fatto un primo viaggio in America per migliorare la collaborazione con cosa nostra newyorkese nel traffico di droga con Giovanni Nicchi.

I due ne avrebbero dovuto fare un secondo ma le perplessità di Antonino Rotolo sul ruolo degli Inzerillo erano così forti che ha convinto il Nicchi a defilarsi. Di conseguenza nel viaggio nel marzo 2004 ad accompagnare il Mandalà fu Ignazio Fontana, anche lui della famiglia di Villabate.

Nicola Mandalà é un profondo conoscitore del mercato della droga. Vuole una mediazione con il Rotolo, convinto com'é che gli affari di quel settore siano tali da poter appianare un qualunque contrasto a cosa nostra.

Non é interessato solo alla tratta New York-Palermo, ma anche a interessanti alternative. Ad esempio si sa che trattava l'acquisto di una fattoria in Venezuela, probabilmente al fine di usarla come base di appoggio per i suoi interessi in sudamerica.

Dalle intercettazioni dei suoi colloqui con la compagna Tiziana Messina si estraggono molte informazioni. Ad esempio qui parla di un affare andato a male: "mille chili. Ce ne hanno dato un poco, qualche dieci chili, ed era _fumeri_, dice l'altra deve arrivare, poi invece non è arrivato più niente, quella era _munnizza_". Un danno da 600 milioni di lire.

Per accertarsi del valore della merce, Mandalà non esita a provarla personalmente: "Mi sono fatto un tiro mezz'ora fa (...) perché c'è lo qua, perché praticamente, siccome dovevamo prendere questa cosa, e lo dovuta provare, ed è (...) perfetta."

Nicola Mandalà é ben diverso da Bernardo Provenzano, che pure gli ha affidato il comando di cinque famiglie mafiose a est di Palermo: Bagheria, Ficarazzi, Villabate, Belmonte Mezzagno e Misilmeri. Secondo Francesco Campanella, che gli faceva da consulente finanziario per operazioni del valore di milioni di euro, il Mandalà ha un "tenore di vita eccessivo, da principe di mille e una notte". Fa molti viaggi all'estero, sempre in business class, usando "alberghi di lusso, donne, cocaina, champagne". Frequenta il casinò di Saint Vincent. Dalle sole carte di credito risultano spese mensili nell'ordine di 15.000 euro.

Altre aree di interesse del Mandalà sono le estorsioni e il riciclaggio del denaro sporco; tiene contatti con imprenditori e politici; vorrebbe entrare nell'affare della costruzione di un ipermercato Auchan a Villabate, una operazione da 200 milioni di euro.

Ufficialmente il Mandalà é un semplice impiegato della Enterprise Service srl, ditta che gestisce agenzie affiliate alla Snai, giochi e scommesse sportive, sale Bingo. Gli spazi sono usati anche per la gestione di scommesse clandestine. In realtà l'azienda é sotto il suo controllo.

É considerato come uno dei più importanti uomini nuovi all'interno di cosa nostra. Ma la sua carriera si interrompe con l'arresto del gennaio 2005.

Fonte: SOS Impresa

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