Dalla sentenza di rito abbreviato del processo che, avendo colpito i vertici di cosa nostra é noto col nome di Gotha, e si é concluso con l'udienza del 21 gennaio 2008 presso il tribunale di Palermo. Parte sui nuovi interessi di cosa nostra fuori dalla Sicilia.
Sulla rotta Palermo-New York
Nel novembre 2003 si prepara un viaggio di affari negli Stati Uniti senza badare a spese. Nicola Mandalà, originario della famiglia di Villabate e a cui Provenzano ha affidato il comando delle famiglie di Bagheria, Ficarazzi, Villabate, Belmonte Mezzagno e Misilmeri; e Giovanni Gianni Nicchi, detto anche 'u picciutteddu, o anche tiramisù, considerato il delfino di Antonino Rotolo, a rappresentare i corleonesi.
Lo scopo é quello di ristabilire i legami con la cosa nostra newyorkese.
A questo viaggio ne seguirà a fine dicembre uno di Giuseppe Inzerillo, figlio di Santo, una delle vittime della guerra di mafia dell'82; nel marzo 2004 il Mandalà farà poi un altro viaggio, questa volta in compagnia di Ignazio Ezio Fontana, un affiliato a Villabate che si é occupato della latitanza di Provenzano.
I viaggi sono importanti per il futuro di cosa nostra, e vengono preparati in collaborazione con personaggi del calibro di Sandro Mannino, Franco 'u nivuru Inzerillo, Matteo Inzerillo, della famiglia di Passo di Rigano, Vincenzo Marcianò, di Boccadifalco, Salvatore Sorrentino, di Roccella.
Cosa nostra cerca di ristrutturarsi per affrontare le nuove sfide nel traffico di stupefacenti. La collaborazione tra polizie europee e quella statunitense funziona e crea loro problemi. Il mercato si é diversificato, rendendone più difficile il controllo. I soggetti criminali che gestiscono la produzione e la commercializzazione si sono moltiplicati. Cosa nostra continua a confrontarsi con la camorra, la 'ndrangheta, la sacra corona unita, la mafia turca, le triadi cinesi e yakuza giapponese. Ma ora contano anche i cartelli colombiani, e le mafie albanese, russa, e nigeriana. Anche gruppi che ai tempi erano subalterni si sono svincolati dal controllo di cosa nostra e agiscono in proprio.
Lo scopo dei viaggi a New York e quello di discutere i nuovi assetti con la cosa nostra di New York. Si cerca un contatto con Piero Inzerillo e Frank Calì, segnalato come esponente dei Gambino.
Fonte: SOS Impresa
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