Omicidio Monterosso - sviluppi

Giuseppe Monterosso, considerato vicino ai Madonia di Caltanissetta, e in particolare a Giuseppe Piddu Madonia é stato ucciso nel maggio scorso a Cavaria con Premezzo, nel varesotto. Le indagini si sono immediatamente indirizzate verso la pista della contrapposizione tra clan rivali, nata in Sicilia e riportata in Lombardia.

Se all'inizio di pensava che si trattasse della reazione ad una intimidazione, ora si é consolidata l'ipotesi dello scontro armato tra due famiglie contrapposte da tempo, cosa nostra contro stiddari, per la conquista della gestione dei trasporti nelle province di Como e Varese. Si é giunti a questo risultato dopo una inchiesta complicata anche delle cautele che gli indagati osservavano per sottrarsi alle possibilità di intercettazioni telefoniche e ambientali.

Ora sono state eseguite nove ordinanze di custodia cautelare in seguito alle indagini compiute sulla vicenda da parte della squadra mobile di Como, in collaborazione con quella di Agrigento e con la direzione distrettuale antimafia di Milano:
  • Andrea Vecchia, 42 anni, ritenuto il mandante dell'omicidio, fratello di Sergio, ucciso nel luglio 1990 nella guerra di mafia tra Cosa Nostra e Stidda;
  • Alessio Contrino, 47 anni, che sarebbe stato l'esecutore materiale;
  • Calogero Palumbo, 49 anni, scampato alla strage in cui era caduto Sergio Vecchia;
  • Giuseppe Volpe, 65 anni;
  • Fabrizio Messina, 35 anni, fratello di Gerlandino Messina;
  • Giuseppe Luparello, 26 anni;
  • Gaetano Tano Ribisi, 42 anni;
  • Paolo Albanese, 62 anni;
  • Raffaele Gigliotti, 44 anni.
Il Palumbo e il Luparello avrebbero partecipato alla riunione in cui si é organizzato l'omicidio; il Messina avrebbe dato il suo placet all'azione per conto della famiglia degli Albanese-Messina di Porto Empedocle.

In seguito si sarebbero dovuti eliminare anche il padre, il fratello e il nipote del Monterosso.

Fonti: corriere di como, provincia di como, tele video agrigento, ciaocomo

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