Si tratta degli sviluppi di una indagine che si riferisce a fatti avvenuti dodici anni fa.
In particolare, il 2 Settembre del 1998, Fabrizio Lisciandra subì un attentato da cui scampò grazie al fatto che l'arma utilizzata si inceppò dopo il primo colpo, che raggiunse l'imprenditore ad una gamba. Secondo le ricostruzioni degli investigatori il tentato omicidio sarebbe stato organizzato da Daniele Emmanuello a cui il Lisciandra avrebbe opposto un rifiuto alla sua richiesta di collaborare.
Ai tempi cosa nostra gelese voleva entrare nello sport e negli appalti nel petrolchimico dell'Eni, cercando di controllare la locale squadra di calcio e un consorzio che raggruppava imprese e società della cooperazione operanti nello stabilimento.
Sette gli arrestati, Giuseppe Alabiso 56 anni medico odontoiatra, Angelo Cavaleri 38 anni, Gianluca Gammino 36 anni, Paolo Portelli 42 anni, Emanuele Sciascia 68 anni, Filippo Sciascia 63 anni, Giuseppe Stimolo 34 anni, che devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsioni, tentate estorsioni, danneggiamenti e rapina.
Il questore Guido Marino, riferendosi in particolare al medico arrestato, ha dichiarato "che vi sono delle persone che, pur non essendo affiliate, sono disponibili a collaborare con la mafia".
Fonti: ansa, repubblica, italia informazioni, agi
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