Operazione Remetior

Venti arresti a Lecce con accuse che includono estorsione, usura, gestione di bische clandestine, detenzione di armi da fuoco e munizioni da guerra, traffico di cocaina e hashish, nel corso dell'operazione Remetior della squadra mobile di Lecce.

Salvatore Caramuscio, principale indagato, è noto per aver già subito una condanna all'ergastolo per omicidio, per aver capeggiato il clan di Filippo Cerfeda, e per la sua attività nel traffico di sostanze stupefacenti.

Le indagini sono iniziate nel 2008, in seguito al passaggio alla scomparsa del Caramuscio, resosi irreperibile dopo la sua scarcerazione per ricominciare a tessere la sua rete di alleanze con la criminalità salentina.

Nel corso dell'operazione sono stati compiuti sequestri per un valore complessivo stimato nell'ordine di mezzo milione di euro.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa per i seguenti nominativi:
  • Alessandro Capurossa - Capu de Bomba Ancora, 31 anni;
  • Riccardo Buscicchio, 39 anni;
  • Salvatore Scaramau Caramuscio, 42 anni;
  • Antonio Scaramau - Uno Caramuscio, 37 anni, fratello di Salvatore;
  • Vincenzo Golia Caretto, 29 anni;
  • Stefano Ciurla, 41 anni;
  • Gianni Lu Panza Dolce, 31 anni;
  • Stefano Elia, 35 anni;
  • Leandro nipote Luggeri, 32 anni;
  • Marco Malinconico, 25 anni;
  • Cosimo Due Miglietta, 25 anni;
  • Gianluca Luca - Pesciolino Pepe, 42 anni;
  • Giuseppe Muscoloso Perrone, 38 anni;
  • Salvatore Friculino Perrone, 44 anni;
  • Giosuè Gegè Primiceri, 49 anni;
  • Piero Rampino, 58 anni;
  • Simona Sallustio, 41 anni, moglie di Salvatore Caramuscio;
  • Luca Spagnolo, 27 anni;
  • Marcello Carmine Tarantino, 59 anni.

Gianluca Saponaro, 28 anni, destinatario dello stesso provvedimento, è stato ucciso il 19 giugno.

Fonti: Polizia di Stato, paese nuovo

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