L'elenco dei latitanti di massima pericolosità è uno strumento che continua ad essere sempre meno utilizzato. Originariamente includeva 30 profili, e ogni nuovo arresto liberava una casella che veniva rapidamente rimpiazzata con un nuovo nome.
Da anni ormai non vengono aggiunti nuovi ricercati, se a metà del 2010 la griglia era mezza vuota, all'inizio del 2012 sono solo dieci i personaggi segnalati.
Vito Badalamenti: del figlio di don Tano non si sa praticamente nulla da anni.Domenico Condello: la sua 'ndrina sarebbe sempre tra le principali della 'ndrangheta.
Antonio Michele Varano: residente in Svizzera, coinvolto nel processo "Montecristo bis" sulla mafia delle sigarette, il cui dibattimento si è concluso nel gennaio 2012 (fonte: radio svizzera italiana), la sentenza è attesa per marzo.
Francesco Matrone: nel giugno 2011 è stato arrestato Martino Matrone, suo parente che pare usasse la consanguineità con il boss camorrista per ritagliarsi uno spazio nel suo ambiente (fonte: Caserta c'è). Dal che si dedurrebbe che la sua influenza non sia stata intaccata in questi anni.
Attilio Cubeddu: nulla si sa sul suo conto.
Giovanni Motisi: una recente foto e il fatto che Gianni Nicchi, poco prima di essere arrestato, avesse chiesto sue notizie, fanno ritenere che il boss di cosa nostra sia vivo ma irreperibile, forse nel girgentino, forse all'estero, ipoteticamente in Francia (fonte: liveSicilia).
Pasquale Scotti: camorrista storico, ai tempi vicino alla NCO, dato spesso per morto. Una informativa di polizia dell'ottobre 2011 (fonte: il fatto) lo dà invece vivo e attivo a Milano, vicino alla 'ndrangheta.
Giuseppe Giorgi: dei Pelle-Vottari, nessuna nuova notizia sul suo conto.
Matteo Messina Denaro: secondo informazioni in possesso all'Arma dei Carabinieri (fonte: corriere) Messina Denaro sarebbe considerato il boss di cosa nostra più autorevole tra quelli ancora in libertà, anche se Totò 'u curtu Riina sarebbe ancora il capo riconosciuto dell'organizzazione criminale.
Marco Di Lauro: Nonostante i numerosi arresti che hanno colpito il clan storico dei Di Lauro, la sua leadership non sarebbe intaccata.
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